PAURE-CATALOGO SEMISERIO PER UMANI MEDIAMENTE INSTABILI

C’è chi le ignora, chi le combatte e chi le colleziona come fossero francobolli rari: sono le paure, quelle inquietanti compagne che si infilano nei risvegli notturni, nei messaggi lasciati senza risposta e nelle porte socchiuse dei pensieri. Io, come tutti ,ne ho diverse e le affronto con dignità alterna… ed una certa inclinazione alla tragicommedia.

Ho paura che Alexa sviluppi un’opinione su di me. Ho paura che un giorno il frigorifero mi dica “basta barrette cocco e cioccolato, hai uno stomaco da difendere”. Ho paura di sbagliare il senso della porta a vetri ed entrare come un piccione dentro la vetrina (già successo). Ho paura dei messaggi vocali in cui sento la mia voce: quella non sono io, è un’entità minacciosa. Ho paura delle persone che dicono: tranquilla è solo un pranzo veloce e poi ordinano 4 portate e la tua autobiografia. Ho paura che la mia lavatrice stia archiviando segretamente i miei pensieri. Ho paura che google mi legga dentro meglio del mio terapeuta. Ho paura che la mia pianta grassa stia scrivendo un libro su di me e lo intitolerà “Fotosintesi e inettitudine”. Ho paura delle telefonate da numeri sconosciuti. Ho poi anche paure bellissime, piccole come perle e gigantesche come elefanti in salotto: ho paura di disturbare, di essere dimenticata, di essere scoperta, di sbagliare tono, tempo, pronome .Di esserci troppo, o troppo poco .Di non esserci affatto. Ho paura di fallire, che si presenta puntuale ogni volta che provo a fare qualcosa di vagamente ambizioso: tipo cuocere il riso al punto giusto. Ho paura di non essere abbastanza, che in certi giorni diventa quella di non essere proprio. Poi c’è quella più inquietante di tutte: la paura di non avere nessuna paura e chiedermi se sia un miracolo o un principio di psicopatologia. Ho persino la paura di sentirmi vuota come un barattolo senza etichetta.

Insomma, le paure sono come le zanzare in una notte d’estate: piccole, insistenti e compaiono sempre quando meno te lo aspetti. Alcune si annunciano con fanfara e tamburi (tipo quella di parlare in pubblico) altre si muovono in punta di piedi, travestite da scrupoli, cautele, intuizioni che in realtà sono solo paranoie con un buon ufficio marketing. Chi non ha mai avuto paura di un messaggio che non arriva, di una risposta troppo veloce o troppo lenta, di un silenzio che dice più di mille parole (e nessuna carina).

Le paure ci abitano, inevitabilmente. Si annidano nei silenzi, nei gesti mancati, nei sogni che restano alla porta. Non bussano: entrano in punta di piedi e si siedono proprio lì, nel punto in cui pensavi di essere al sicuro.

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Storie di cuore e di terra

4 pensieri riguardo “PAURE-CATALOGO SEMISERIO PER UMANI MEDIAMENTE INSTABILI

  1. ma dai alla fine ci piace un po’ essere preda delle ns paure e quando di nascosto facciamo cucù per darvi una sbirciatina proviamo quel brivido sottile del proibito che ci dà l’adrenalina del “minchia! Ho guardato le mie paure!” In realtà ci nutrono ci coccolano sono preziosi compagni di viaggio ☺️

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  2. la paura si ha delle cose che non si conoscono.

    poi c’è la paura di essere lasciati.

    per ultima quella di non farcela.

    poi bisogna dire che alcune cose dipendono solo da noi, dal nostro impegno quindi la paura di non farcela è la paura di noi stessi.

    quindi anche l’uomo più forte ha paura, persino Leonida l’aveva, aveva paura che il sacrificio dei 300 non fosse sufficiente a salvare Sparta.

    infine come diceva San Francesco, per noi 60enni arriverà tra 20-30 anni la sora nostra “morte corporale”, di cui siamo rassegnati e terrorizzati.

    noi medici siamo abituati a conviverci, la nostra sorella morte ci accompagna ogni giorno.

    saluti da Fabio.

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