Purgatorio

“Saper cadere è la virtù dei forti voler cadere quella dei perdenti” Daz Jay – Purgatorio

Io non lo so se conoscete questo ragazzo , ma vi prego, andatelo a cercare e soprattutto ascoltatelo, perché in una frase , semplice, diretta, spoglia da ogni orpello e costruzione barocca, ha sputato una verità, amara e tagliente, l’ha raccontata a quelli della sua generazione, ma era diretta a noi, gli adulti , quelli che si sentono tanto superiori da giudicarli , additarli e guardarli con la spocchiosità di cui soltanto i perdenti sono capaci. Noi che alziamo il sopracciglio guardando il loro mondo ,che chiamiamo “vuoti” i loro occhi tristi e pieni di una profondità sublime, che forse abbiamo avuto anche noi, o forse no, ma adesso è comunque un ricordo lontano. Noi che non riconosciamo la loro sfida al mondo e alla sua tirannia . Pensiamo che ci provochino con il loro modo di essere, di vestirsi , di fare musica diversa dalla nostra … ma non è così , se ci sfidassero probabilmente ci sarebbe ancora qualcosa da salvare in noi, ci concederebbero “l’onore delle armi”. E invece no, perchè nei loro occhi ancora limpidi e puri , nei loro cuori tormentati che si spezzano di continuo mentre sbirciano intorno e vedono lo scempio che abbiamo provocato, c’è soltanto l’amarezza ed il dispiacere di sentirsi guardati senza essere visti… ancora e ancora… Nei loro silenzi urlati si può ascoltare la verità: noi scegliamo di cadere , azione dopo azione, pensiero dopo pensiero, sentimento dopo sentimento. Noi , quelli che volevano salvare il mondo e invece lo hanno fatto a pezzi. Noi, i perdenti, quelli che hanno deciso di schiantarsi a terra e che ostinatamente si rifiutano di vedere le loro grandi ali.

Dedicato a Duzz ed a tutti i ragazzi del Pino, anche a quelli che non ci sono più

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Pubblicato da LaMalaQuercia

Storie di cuore e di terra

6 pensieri riguardo “Purgatorio

      1. Grazie per quello che hai scritto davvero, amo curare quello che scrivo e onestamente non mi aspettavo che potesse suscitare una riflessione del genere. Il tuo punto di vista mi ha dato una nuova chiave di lettura su quello che ho scritto e ti ringrazio. Comunque penso che ogni generazione abbia commesso degli sbagli e penso che anche la mia ne farà o li sta già facendo ma non mi sento nessuno per condannare la mia generazione o la vostra. Veniamo tutti giudicati ogni giorno e non possiamo focalizzarci solo su questo, la vera forma di ribellione dal mio punto di vista è non perdere quella speranza che ha sempre portato all’ evoluzione. Penso che ogni generazione possa trovare o riscoprire quel coraggio e quella gratitudine che a volte sempre per paura ha preferito reprimere.

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      2. Grazie a te Duz per aver risposto all’articolo, sapevo che non aveva niente a che fare con le tue intenzioni primarie quella frase , la canzone lo racconta pienamente che la tua non è un’accusa alla mia generazione. Ma vedi, quelle parole di purgatorio mi hanno colpito profondamente , ho riscritto la frase prima a mano su un pezzo di carta e l’ho tenuta in tasca, poi l’ho copiata sul blog e mi sono lasciata condurre da lei in una strada che non sapevo neanche io dove portasse. E lei mi ha portato lì, alla mia condanna ,anche se tu hai ragione : ogni generazione commette degli errori. Ma il punto non è questo , il punto sono le parole. Le stesse parole che sono capaci di portare ognuno di noi in un luogo diverso…è questa la capacità dei poeti e degli artisti: riescono a condurre là dove è necessario ,per ognuno di noi, andare. Quando all’inizio ho scritto di cercarti ed ascoltarti è per questo, perchè tu hai questa capacità che è un dono prezioso ed hanno soltanto gli artisti veri: hai parole con le ali ai piedi

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    1. Grazie per quello che hai scritto davvero, amo curare quello che scrivo e onestamente non mi aspettavo che potesse suscitare una riflessione del genere. Il tuo punto di vista mi ha dato una nuova chiave di lettura su quello che ho scritto e ti ringrazio. Comunque penso che ogni generazione abbia commesso degli sbagli e penso che anche la mia ne farà o li sta già facendo ma non mi sento nessuno per condannare la mia generazione o la vostra. Veniamo tutti giudicati ogni giorno e non possiamo focalizzarci solo su questo, la vera forma di ribellione dal mio punto di vista è non perdere quella speranza che ha sempre portato all’ evoluzione. Penso che ogni generazione possa trovare o riscoprire quel coraggio e quella gratitudine che a volte sempre per paura ha preferito reprimere.

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  1. Grazie per quello che hai scritto davvero, amo curare quello che scrivo e onestamente non mi aspettavo che potesse suscitare una riflessione del genere. Il tuo punto di vista mi ha dato una nuova chiave di lettura su quello che ho scritto e ti ringrazio. Comunque penso che ogni generazione abbia commesso degli sbagli e penso che anche la mia ne farà o li sta già facendo ma non mi sento nessuno per condannare la mia generazione o la vostra. Veniamo tutti giudicati ogni giorno e non possiamo focalizzarci solo su questo, la vera forma di ribellione dal mio punto di vista è non perdere quella speranza che ha sempre portato all’ evoluzione. Penso che ogni generazione possa trovare o riscoprire quel coraggio e quella gratitudine che a volte sempre per paura ha preferito reprimere.

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