
Quand’è che si vende l’anima?
E’ necessaria l’intenzione? oppure è l’azione che conta a prescindere dal proposito di partenza?
Potrebbe succedere che , anche non volendo provocare danno alcuno, lo facciamo perché siamo stati costretti a scegliere il male minore, ma su che base un male è definito “minore”? , sulla base di chi colpisce? In questo caso potrei scegliere di farlo perché considero il danno a me stesso come “maggiore”. Quindi, alla fine, basta una bugia detta per proteggersi e oplà! il gioco è fatto…. mi sono venduto. Basta così poco? …..in realtà non è poco, è solo l’inizio, perché superato quel limite la prima volta, ci sembrerà che è stato semplice e che tutto si è risolto con un nonnulla, ma questo è solo l’inizio: ricordate il famoso granello che rotolando diventa una slavina? è proprio quello che succede: una menzogna tira l’altra, ad una manipolazione segue la successiva, ma dirò di più, a volte non è neanche necessario mentire, basta omettere, basta stare fermi, non fare, non dire, non prendere posizione.. non difendere ….. è così facile perdere se stessi che non ci accorgiamo neanche di quante volte lo facciamo ogni giorno.
La MalaQuercia
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dirò di più lo facciamo più volte al giorno :-(
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Come è vero..e ogni giorno sperimentiamo quello che hai scritto
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quindi il mix perverso di egoismo e ignavia ci porta alla deriva ?
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Credo di sì, tu lo chiami andare alla deriva, io che sono verbalmente più cruenta “perdere l’anima”,ma il risultato è sempre il nostro costante e continuo imbruttimento
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